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Canelli, cattedrali sotterranee superstarprese d’assalto dagli stranieri
Cultura e Spettacoli

Canelli, cattedrali sotterranee superstar
prese d’assalto dagli stranieri

Canelli, la Città del Vino targata Unesco fa muro contro la crisi e la spending review affidandosi alle attrattive del territorio. Prima edizione da Patrimonio dell'Umanità che rispetta le

Canelli, la Città del Vino targata Unesco fa muro contro la crisi e la spending review affidandosi alle attrattive del territorio. Prima edizione da Patrimonio dell'Umanità che rispetta le attese e conferma la tendenza che vuole le "cattedrali sotterranee" e le colline del Moscato appannaggio degli stranieri. Sono stati proprio loro, gli enoturisti europei, la novità (annunciata) del weekend tra vino e gastronomia. Inglesi, svedesi, dall'Olanda oltre che tedeschi e austriaci gli appassionati che hanno affollato vie e piazze del centro storico alla ricerca del fascino segreto delle cantine storiche e del mare di vigne che sta seducendo migliaia di visitatori. Tutti rigorosamente con il bicchiere nella "tasca" appesa al collo e la Canelli Wine Card, novità che ha riscosso notevole successo tra i "pellegrini" che hanno fatto la spola tra le case Bosca, Contratto, Coppo e Gancia.

Lasciandosi trasportare dai sapori dei banchi d'assaggio delle Regioni ospitate, quest'anno, all'esterno dei templi del vino. Gallerie e grotte scavate nella roccia, nelle viscere della città e sotto la collina di Villanuova aperte sino a tarda notte, sabato, per la gioia delle migliaia di turisti che hanno atteso, pazienti, in coda il proprio turno. Tanto che, ammettono i volontari del gruppo Alpini Ana trasformati per l'occasione in guide a Casa Bosca, «a mezzanotte di sabato abbiamo aperto l'ultima visita, mentre c'era ancora gente che aspettava di entrare». Così da Coppo, Contratto e Gancia dove le degustazioni non si contano. A ruba gli spumanti metodo classico made in Canelli, il Moscato d'Asti Docg "Canelli" e l'Asti ai quali hanno fatto da compendio i grandi vini delle "core zone" Unesco presentati dalle Enoteche di Nizza, Barolo, Grinzane, Vignale oltre, naturalmente, a Canelli.

Migliaia i visitatori nel weekend enoico anche se, con la rivisitazione degli spazi espositivi, le presenze sono apparse in calo. Eventualità subito smentita dagli interessati: non solo dalle maison dello spumante ma, anche, tra gli espositori la soddisfazione è palpabile. «Abbiamo lavorato bene per tutto il weekend con tanti, tantissimi passaggi» dicono dal Caffè Risorgimentale ospitato a Palazzo Riccadonna il gruppo Asinari di Costigliole. Così come le pro loco e i gruppi di volontariato che hanno curato la gastronomia itinerante e i ristoranti che hanno fatto l'en plein. E' piaciuta la nuova disposizione delle oltre cento bancarelle di prodotti tipici e hobbistica curata da Orazio Barone e dalla Euro Fiva 2000. Soddisfatti i produttori, tra i quali si sono visti formaggi d'alpeggio, salumieri, arte bianca, ortaggi e frutta, dolciumi.

Nessuna sovrapposizione, in uno scorrere lineare di proposte gastronomiche dove, accanto a tagliatelle, friciule", farinata, polenta c'era il risotto al Barbera e la focaccia ligure di Recco. Affascinante, seppur caratterizzata da tagli ai budget, la nuova "Notte Azzurra" organizzata dalla Pro loco Antico Borgo Villanuova con il supporto di Comune e dei commercianti che, complice l'apertura delle cantine, ha catturato l'attenzione del pubblico. Arrivati con torpedoni da Genova, Torino, bresciano, Lombardia, Veneto c'è stato chi è approdato tra le colline Unesco con le auto d'epoca per il 5° raduno "Memorial Ugo Ferrero", in moto o in bicicletta per non perdersi una visita alle cantine storiche. Soddisfatto l'assessore Paolo Gandolfo «Una manifestazione che sta crescendo sempre di più e che, nonostante le ristrettezze economiche, ha superato la prova più difficile.

Quella intrapresa è la strada giusta: qualità, attenzione ai particolari, maturità dei partecipanti che ci deve far continuare nel futuro». Manifestazione che non può sfuggire a qualche appunto: un po' di chincaglieria fuori luogo e lo stand, tristanzuolo, di degustazione del Moscato in piazza Cavour: non è questo il prodotto principe del territorio, rappresentante ufficiale della core zone canellese? Certamente da rivedere per il 2015.

Giovanni Vassallo

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